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Abstract

Il saggio, traendo spunto da una recente pronuncia del Consiglio di Stato, n. 4310/2020, propone un’analisi critica dell’attuale quadro normativo in materia di affidamento dei servizi di trasporto pubblico locale, con particolare riferimento alla asserita ordinarietà del ricorso al modello dell’in house providing. L’Autrice dopo essersi soffermata sulle specificità del modello in house nel settore di interesse, sulla ritenuta inesistenza nella legislazione nazionale di un divieto di procedere mediante affidamenti diretti, avendo il legislatore nazionale optato per il
diverso modello dei disincentivi e sulla natura dell’avviso di pre-informazione in ipotesi di affidamenti diretti, alla luce di una segnalazione congiunta delle Autorità amministrative indipendenti operanti nel settore e di una pronuncia della CGUE, prospetta come altamente auspicabile un intervento normativo che dovrebbe volgere a prevedere, in ipotesi di affidamenti in house, quanto meno un onere motivazionale rafforzato e a rendere, in ipotesi di affidamenti diretti, l’avviso di pre-informazione idoneo a consentire agli operatori potenzialmente interessati di presentare una propria offerta “appetibile” e di conoscere le ragioni giustificative del mancato ricorso al mercato.

In-house provision of local public transport services: the desired extra-ordinary nature of this procedure

The essay, drawing inspiration from a recent pronunciation of the Council of State, No. 4310/2020, proposes a critical analysis of the regulatory framework about the assignment of local public transport services and, in particular, on the alleged ordinariness of in house providing model. The Author, after focusing her attention on the specificities of the in-house model in the sector of interest, on the non-existence in national legislation of a prohibition on proceeding by direct assignments, having the national legislature opted for the different model of disincentives and on the nature of the pre-information notice in the case of direct assignments, in the light of a independent administrative authorities’ report and a pronunciation of the CJEU, it envisages that regulatory intervention is highly desirable, which should aim to provide, in the event of in-house assignments, at least, a strengthened motivation and to make, in the case of direct assignments, the pre-information notice suitable to allow potentially interested operators to submit their own “attractive” offer and to know the reasons for non-recourse to the market.