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Abstract
Il diritto alla nudità nei luoghi pubblici nella giurisprudenza della Corte Europea dei Diritti Umani
La giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo rende necessario esaminare la nudità, sia che essa sia intesa come espressione di un’idea o di un’opinione sul corpo umano (Gough v. Regno Unito), sia come forma di richiesta o di protesta (Bouton v. Francia), come manifestazione del diritto alla libertà di espressione di cui all’art. 10.1 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo (CEDU). Maggiori riserve sono sollevate dalla sua possibile inclusione nel diritto alla vita privata (art. 8.1 CEDU) e alla libertà di pensiero e di coscienza (art. 9.1 CEDU), sebbene anche questa possibilità non sia stata chiaramente esclusa. Partendo da questa premessa, il presente lavoro si propone di analizzare criticamente i requisiti che derivano dalla suddetta Convenzione affinché una misura che limita tale diritto sia conforme ad essa.
The right to nudity in public places in the jurisprudence of the European Court of Human Rights
The case law of the European Court of Human Rights makes it necessary to examine nudity, whether it is intended to express an idea or opinion about the human body (Gough v. United Kingdom), or as a form of demand or protest (Bouton v. France), as a manifestation of the right to freedom of expression in art. 10.1 of the European Convention on Human Rights (ECHR). Greater reservations are raised by its possible inclusion in the right to respect for private life (Art. 8.1 ECHR) and freedom of thought and conscience (Art. 9.1 ECHR), although this possibility has not been clearly excluded either. Based on this premise, this paper aims to critically analyse the requirements derived from the aforementioned Convention for a measure restricting such a right to be in accordance with it.