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Abstract
Il lavoro assume come caso di studio l’esperienza di bilancio partecipativo del Comune di Bologna al fine di coglierne i riflessi sul piano democratico-costituzionale. Dopo aver esaminato metodologie, procedure e risultanze del paradigma bolognese, lo scritto si sofferma sul bilancio partecipativo come pratica che, coinvolgendo i cittadini nella destinazione da dare ad una o più voci del bilancio, eleva la consapevolezza politica del cittadino, stimola l’esercizio di una cittadinanza attiva ed accresce il senso di appartenenza democratica alla realtà locale, conferendo una componente spiccatamente identitaria ai procedimenti decisionali pubblici. Nelle premesse di questa interazione dialogante e collaborativa sembrerebbero istituzionalizzarsi nuovi spazi di controllo politico diretto nel merito delle scelte che riguardano la gestione delle risorse patrimoniali dei cittadini, in cui la democrazia può recuperare una dimensione importante di realizzazione.
Participatory Budgeting: A Laboratory for Democracy The Case of the Municipality of Bologna
The work uses the participatory budgeting experience of the Municipality of Bologna as a case study to explore its democratic and constitutional implications. After analyzing the methods, procedures, and outcomes of the Bologna model, the paper focuses on participatory budgeting as a practice that involves citizens in shaping the municipal budget, enhances political awareness, stimulates active citizenship, and strengthens citizens’ sense of democratic belonging, conferring an identity-driven component to local decision-making. Based on a dialogic and collaborative interaction, participatory budgeting creates a space for direct political control, enabling citizens to assess the merit of decisions related to the management of public resources. In this context, democracy can regain a meaningful dimension of realization.