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Sommario: 1. Premessa. – 2. La voce delle organizzazioni internazionali e delle istituzioni europee: il lungo viaggio verso un diritto alla salute di genere. – 3. Alla ricerca dei cardini costituzionali di un diritto alla salute di genere. – 4. I primi “timidi” passi verso il riconoscimento di un diritto alla salute di genere a legislazione invariata. – 5. Dal tentativo di una legge ad hoc all’art. 3 della legge 2018: meglio poco che nulla. – 6. Passi avanti per via amministrativa: il Piano per l’applicazione e la diffusione della medicina digenere e la costituzione dell’Osservatorio dedicato alla medicina di genere. Input per il Piano nazionale di prevenzione (PNP). – 7. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e l’effettività del diritto alla salute di genere: opportunità e limiti. – 8. Il diritto alla salute di genere una chimera o una realtà?
1. Premessa
Il diritto alla salute, o meglio i limiti all’effettività di tale diritto che da sempre hanno interessato dottrina1 e giurisprudenza, in particolare quella costituzionale2, sono emersi in modo ancora più evidente in occasione dell’emergenza pandemica da Covid-19. La pandemia ha infatti imposto una riflessione su cosa significhi rendere effettivo il diritto alla salute in un dato momento storico, in relazione al livello scientifico delle conoscenze che di un tale diritto sono una determinante imprescindibile affinché il legislatore ne individui il reale perimetro3.