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Abstract

La partecipazione procedimentale amministrativa ha visto la sua nascita prevalentemente in funzione di contraddittorio rispetto alla p.a., a garanzia della difesa di interessi non ravvisati o non considerati da quest’ultima. Tuttavia, l’evoluzione della società e la moltiplicazione di bisogni e interessi hanno reso nel tempo la norma di legge inadeguata alla individuazione e alla disciplina in astratto di tutti gli interessi coinvolti nell’azione dei poteri pubblici. Da qui il ruolo della p.a. è andato via via ampliandosi, passando da una funzione meramente esecutiva della legge ad una interpretativa di istanze e di contemperamento di interessi, così solo potendo pervenire alla legittima definizione della c.d. “regola del caso”. Un adeguato procedimento, consapevole della funzione compartecipativa e tutore delle garanzie sostanziali procedimentali, costituisce la premessa necessaria per la legittimazione dell’esercizio della funzione amministrativa.

Procedural participation as a source of legitimisation of the use of administrative power

Administrative procedural participation saw its birth mainly in the function of opposition to the public authorities, to guarantee the defence of interests not recognised or not considered by the public authorities themselves. However, the evolution of society and the multiplication of needs and interests have over time made the law inadequate to identify and regulate in advance all the interests involved in the action of public authorities. Hence the role of the public authority has gradually expanded, moving from a merely executive function of the law to one of interpreting requests and balancing interests, thus only being able to arrive at the legitimate definition of the so-called ‘rule of the case’. An adequate procedure, aware of the participatory function and guardian of substantial procedural guarantees, constitutes the necessary premise for the legitimisation of the exercise of the administrative function.