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Abstract
Nell’ultimo lustro si è ripreso intensamente a discutere (a livello politico e quindi anche tra giuristi ed economisti) dell’attuazione dell’art. 116, co. 3, Cost. Il saggio, dopo aver brevemente descritto il relativo percorso, convenzionale e normativo, si propone di individuare alcuni dei principali effetti sistemici derivanti dal regionalismo asimmetrico, segnatamente tentando di comprendere se il suo compimento nei termini in cui è stato immaginato sia in grado, da un lato, di emancipare (anche se solo parzialmente) le Regioni che intendono intraprendere la strada della specialità dalla morsa del centralismo statale; dall’altro, di provocare mutamenti relazionali tra lo Stato e gli altri enti territoriali.
The Republic of asymmetries
In the last five years there has been an intense discussion (at a political level and therefore also among jurists and economists) on the implementation of art. 116, co. 3, Constitution. The paper, after having retraced the relative path, conventional and normative, aims to identify some of the main systemic effects deriving from asymmetric regionalism, in particular to understand whether its fulfillment in the terms in which it was imagined is able, on the one hand, to emancipate (even if only partially) the Regions that intend to embark on the path of specialty from the grip of State centralism; on the other hand, to cause relational changes between the State and the other territorial bodies.