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Abstract

Obiettivo del presente contributo è indagare, con riferimento ai prescelti ordinamenti di Stati Uniti ed Italia, la relazione “di reciprocità” esistente tra la “variabile partito” condizionante le forme di governo e l’espansione del fenomeno del lobbying. Più precisamente, si intende evidenziare come, a fronte di un sistema partitico poco regolato e strutturalmente debole come quello statunitense, l’attività di rappresentanza di interessi risulti possedere da oltre un secolo notevole spazio di agibilità nel presidenzialismo americano, contrariamente a quanto invece avvenuto nella democrazia parlamentare italiana, condizionata storicamente dall’indiscusso protagonismo dei partiti politici e dalla capacità di questi di determinare l’indirizzo politico degli organi costituzionali.

The Influence of Forms of Governments on the Spread of Lobbying. A Comparison between Italy and United States

This paper aims to investigate the reciprocal relationship between the “party variable” which shape forms of governments and the expansion of lobbying activities, focusing on the legal systems of the United States and Italy. Specifically, it examines how, in the context of a loosely regulated and structurally weak party system like that of the United States, interest representation has had considerable leeway within presidentialism for over a century. This contrast with the situation in Italy, where parliamentary democracy has been historically influenced by the dominant role of political parties, which have significantly shaped the political direction of constitutional bodies.