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Abstract

Il saggio affronta il nodo problematico sotteso alle misure interdittive antimafia e ai loro “raccordi” con la disciplina del “codice antimafia” in chiave costituzionale: la necessità che tali misure non affliggano in modo sproporzionato l’effettivo esercizio delle libertà costituzionali, e non rendano difficilmente sostenibile il loro impatto sulle dinamiche del sistema economico. Si muove in particolare dall’analisi degli itinerari di giurisprudenza costituzionale di cui, in particolare, Corte cost. nn. 57 del 2020 e 180 del 2022 costituiscono gli ultimi approdi. Dalla giurisprudenza costituzionale esaminata e dagli elementi fondamentali delle modifiche alla disciplina dell’informativa adottati alla fine del 2021 si coglie l’obiettivo di adeguare, nella maggior misura possibile, l’intervento dello Stato alle specifiche condizioni dell’impresa che ne è destinataria, così da raggiungere l’obiettivo dell’eliminazione dell’infiltrazione o del condizionamento con il minore pregiudizio possibile per l’impresa stessa e per il sistema economico nel suo complesso. L’analisi delle recenti modifiche legislative, ormai necessarie alla luce dell’evoluzione della giurisprudenza amministrativa e dei moniti del giudice costituzionale, conducono a ritenere che l’informazione antimafia interdittiva, inserendosi in un sistema di altre misure che possono anticiparla o sostituirla, sarebbe, per così dire, e al pari di queste ultime, adottata avendo riguardo alla gravità dell’infiltrazione e alla specificità del contesto spazio temporale in cui essa si realizza. La tesi di fondo è che ciò, del resto, altro non sia che un’applicazione delle virtualità ricavabili dall’art. 3 della Costituzione, tanto rispetto all’indicazione di trattare situazioni uguali in modo uguale e situazioni diverse in modo diverso, quanto rispetto a quello di introdurre limitazioni nella sfera delle libertà costituzionalmente garantite se e nella misura in cui ciò sia necessario, e dunque nel rispetto dei principi di ragionevolezza e proporzionalità in un ambito materiale in cui le opzioni legislative di contrasto dell’emergenza criminale intercettano le libertà più direttamente lese dalle conseguenze economiche dell’emergenza post-pandemica.

The anti-mafia notice after Constitutional Court No. 180 of 2022: a survey from a constitutional perspective of reform itineraries and administrative jurisprudence

The essay addresses the problematic knot underlying the anti-mafia interdiction measures and their “connections” with the discipline of the “anti-mafia code” from a constitutional perspective: the need that those measure do not harm in a disproportionate way Constitutional freedoms and do not endanger 450 Marco Armanno deeply the functioning of the economic system. The A. considers the analysis of the itineraries of constitutional jurisprudence of which, in particular Constitutional Court Nos. 57 of 2020 and 180 of 2022 constitute the latest landfalls. Both the constitutional jurisprudence examined and the fundamental elements of the amendments to the regulation of disclosure adopted at the end of 2021, it emerges the need to adapt, to the greatest extent possible, the limitations to the Constitutional freedom of art. 41.1 Cost. to the specific conditions of the recipient enterprise, so as to achieve the goal of eliminating infiltration or conditioning with the least possible harm to the enterprise itself and to the economic system as a whole. The analysis is conducted in the light of the recent legislative changes that were somewhat needed due to the evolution of administrative jurisprudence and of the warnings of the constitutional Court. The antimafia information is clearly put into context within a system of other measures that can anticipate or replace it. This means that this measure would be adopted in context and in connection with other measures regulated by the anti-mafia code, having regard to the seriousness of the infiltration and the specificity of the space-time context in which it takes place. The underlying thesis is that this, after all, is nothing more than an application of the virtues to be derived from Article 3 of the Constitution, as much with respect to the indication to treat equal situations equally and different situations differently. Measures limiting constitutionally guaranteed freedoms can be regulated and enforced if and to the extent necessary to contrast organized crime, thus in compliance with the principles of reasonableness and proportionality in a material sphere in which the legislative options to counter the criminal emergency intercept the freedoms most directly harmed by the economic consequences of the post-pandemic emergency.