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Abstract 

Il Contributo mira a sconfessare il “pregiudizio” per cui la partecipazione di soggetti privati al processo decisionale pubblico-amministrativo ne comprometta la imparzialità e, dunque, ne alteri la funzionalizzazione al perseguimento dell’interesse generale, cristallizzata in Costituzione. Ciò, in particolare, alla luce dei due filoni tematici cui sono riconducibili i paper presentati nel relativo panel: la analisi del sistema italiano di regolazione della rappresentanza di interessi ovvero, meglio, delle sue carenze; la analisi della regolazione della partecipazione dei privati, portatori di interessi, al procedimento amministrativo. L’Autore evidenzia nel contributo i punti più rilevanti dei paper e, su questi svolge alcune riflessioni personali.

Defeating a prejudice: (how) to regulate private participation in public decision-making processes

The Contribution aims to disavow the “prejudice” according to which the participation of private subjects in the public-administrative decision-making process compromises its impartiality and, therefore, alters its functionalization to the pursuit of the general interest, crystallized in the Constitution. This considering, particularly, the two thematic strands to which the papers presented in the relevant panel can be traced: the analysis of the Italian system of regulation of the representation of interests, or better of its shortcomings; the analysis of the regulation of the participation of private individuals, bearers of interests, in the administrative procedure. The Author highlights in the contribution the most relevant points of the papers and, on these, makes some personal reflections.