Abstract
Il contributo affronta, con un approccio prevalentemente empirico e orientato all’analisi casistica, il tema dei confini del sindacato giurisdizionale sulle valutazioni tecniche dell’autorità di regolazione in materia di comunicazioni elettroniche. Lo studio della recente giurisprudenza amministrativa sul tema fornisce un quadro variegato, nel quale orientamenti di maggiore deferenza si affiancano a posizioni favorevoli ad un sindacato penetrante. La materia oggetto di contenzioso, la relativa rilevanza, sostanziale e numerica, e gli interessi pubblici coinvolti nella fattispecie controversa, sembrano costituire elementi decisivi per indirizzare i giudici verso un atteggiamento maggiormente intrusivo rispetto alle decisioni tecnico-discrezionali dell’autorità. L’atteggiamento deferente, infatti, appare concentrato su fattispecie isolate in materie meno frequentemente oggetto di contenzioso. Il contributo contiene l’auspicio di una maggiore omogeneità nell’indirizzo giurisprudenziale, a beneficio, sia dell’autorità amministrativa sia dei privati operatori di mercato.
The Judicial Review on Technical Assessments. The Case of Electronic Communications
The essay deals with the boundaries of judicial review on the technical evaluations of the Italian Regulatory Authority on electronic communications. It follows an empirical approach, focusing mainly on the Administrative Courts’ recent case-law. The study provides a variegated picture, where deferent judgements coexist with more intrusive approaches. The subject matter of litigation, its relevance, both in substantial and numerical terms, and the public interests involved in the dispute, have shown to play a decisive role to direct judges towards a more intrusive attitude on the technical-discretionary decisions of the Authority. The deferent stance appears to prevail in isolated cases on matters that are less frequently object to lawsuits. The conclusion calls for greater homogeneity in the case law, to the benefit of both the administrative authority and private economic operators.